О премии

Премия Банкарелла (Premio Bancarella) - старейшая итальянская национальная литературная премия за лучшую книгу.

Учреждена в 1953 году в Мулаццо, в тени башни Данте Алигьери. Позже переехала в соседний город Понтремоли региона Тоскана.

С 1964 года премия вручается также в номинации Спорт.

Среди претендентов на получение премии выбирается шесть финалистов. Затем определяется победитель, чье имя объявляется только на торжественной церемонии.

Премия вручается ежегодно в предпоследние выходные июля в городке Понтремоли в Тоскане. Лауреат получают художественную керамику с изображением "Святого Иоанна Божия" (S.Giovanni di Dio), испанского святого, который большую часть своей жизни был продавцом книг.

Жанры: Зарубежная литература, Современная зарубежная литература, Книги на итальянском Страны: Италия Язык: Итальянский Первое вручение: 1953 г. Последнее вручение: 2024 г. Официальный сайт: http://www.premiobancarella.it/site/

Номинации

Премия Банкарелла
Premio Bancarella
Спорт
Premio Bancarella for Sport

Премия в этой номинации вручается с 1964 года.

Премия Банкарелла
Aurora Tamigio 0.0
All’origine c’è Rosa. Nata nella Sicilia di inizio Novecento, cresciuta in un paesino arroccato sulle montagne, rivela sin da bambina di essere fatta della materia del suo nome, ossia di fiori che rispuntano sempre, di frutti buoni contro i malanni, di legno resistente e spinoso. Al padre e ai fratelli, che possono tutto, non si piega mai sino in fondo. Finché nel 1925 incontra Sebastiano Quaranta, che “non aveva padre, madre o sorelle, perciò Rosa aveva trovato l’unico uomo al mondo che non sapeva come suonarle”. È un amore a prima vista, dove la vista però non inganna. Rosa scappa con lui, si sposano e insieme aprono un’osteria, che diventa un punto di riferimento per la gente dei quattro paesi tutt’intorno.
A breve distanza nascono il bel Fernando, Donato, che andrà in seminario, e infine Selma, dalle mani delicate come i ricami di cui sarà maestra. Semplice e mite, Selma si fa incantare da Santi Maraviglia, detto Santidivetro per la pelle diafana, sposandolo contro il parere materno. È quando lui diventa legalmente il capofamiglia che cominciano i guai, e un’eredità che era stata coltivata con cura viene sottratta.
A farne le spese saranno le figlie di Selma e Patrizia, delle tre sorelle la più battagliera, Lavinia, attraente come Virna Lisi, e Marinella, la preferita dal padre, che si fa ragazza negli anni ottanta e sogna di studiare all’estero. Su tutte loro veglia lo spirito di Sebastiano Quaranta, che torna a visitarle nei momenti più duri.
Con la freschezza dei 35 anni, Aurora Tamigio scrive al suo esordio un romanzo familiare dal respiro ampio e dal passo veloce, che trascina il lettore come un epica popolare, saggezza antica e leggerezza immaginifica, riso e pianto, e poi personaggi impossibili da dimenticare. Lo scrive come se fosse semplice, e non lo è. Semplice è leggerlo, non ci si ferma più fino all’ultima parola.
“Lo sapete, vero, che il cognome delle donne è una cosa che non esiste. Portiamo sempre quello di un altro maschio.”
“Comincia tu a tenerti il tuo, e poi si vede.”
Cosa resta dell’eredità delle nonne, delle madri, di tutte le donne venute prima di noi?
Спорт
Antonello Capurso 0.0
Leone Èfrati è stato un campione del pugilato italiano. Un peso piuma di grande cuore e temperamento. Nel 1938 sfiora il titolo mondiale negli Stati Uniti, mentre in patria viene cancellato dagli annuari sportivi fascisti e dai giornali. Rimosso perché ebreo. Restare in America sarebbe la scelta più sicura, ma dopo la promulgazione delle leggi razziali decide di tornare a Roma per essere vicino alla moglie Ester e alla famiglia. Ed è in Italia che viene tradito e consegnato ai nazisti. Lo deportano ad Auschwitz e poi a Ebensee/Mauthausen, dove una squadra di kapò e di SS lo massacra di botte per aver difeso il fratello.
Nel 1947 sarà un bambino a rendergli per primo giustizia. Romoletto, dieci anni, il figlio di Leone.

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