LinguaTurris — 134 книги

In una Sicilia diventata un'immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un'isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti, Anna ha come guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono più, dovrà inventarne di nuove. Con "Anna" Niccolò Ammaniti ha scritto il suo romanzo più struggente. Una luce che si accende nel buio e allarga il suo raggio per rivelare le incertezze, gli slanci del cuore e la potenza incontrollabile della vita. Perché, come scopre Anna, la "vita non ci appartiene, ci attraversa"

In una Sicilia diventata un'immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri…

È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l'intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un'iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l'ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un'Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c'è altro modo per crescere.

È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l'intera penisola e trascorrerà alcuni mesi…

Quando arriva la guerra o l'inondazione, la gente scappa. La gente, non Trina. Caparbia come il paese di confine in cui è cresciuta, sa opporsi ai fascisti che le impediscono di fare la maestra. Non ha paura di fuggire sulle montagne col marito disertore. E quando le acque della diga stanno per sommergere i campi e le case, si difende con ciò che nessuno le potrà mai togliere: le parole.
L'acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale giace il mistero di Curon. Siamo in Sudtirolo, terra di confini e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua che hai imparato da bambino è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, allora non resta che scegliere le parole una a una per provare a raccontare. Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria: invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia durante gli anni del fascismo. Da allora non ha mai smesso di aspettarla, di scriverle nella speranza che le parole gliela possano restituire. Finché la guerra viene a bussare alla porta di casa, e Trina segue il marito disertore sulle montagne, dove entrambi imparano a convivere con la morte. Poi il lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E così, mentre il lettore segue la storia di questa famiglia e vorrebbe tendere la mano a Trina, all'improvviso si ritrova precipitato a osservare, un giorno dopo l'altro, la costruzione della diga che sommergerà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine.

Quando arriva la guerra o l'inondazione, la gente scappa. La gente, non Trina. Caparbia come il paese di confine in cui è cresciuta, sa opporsi ai fascisti che le impediscono di…

Milano, 2014. Julia, giovane e brillante stilista tedesca, sta per affrontare la sfilata che potrebbe finalmente coronare i suoi sogni. Ma, proprio mentre guarda al futuro, il passato torna a cercarla nei panni di uno sconosciuto che sostiene di essere suo nonno. Dice di essere il padre di quel padre che lei ha sempre creduto morto, e le mostra la foto di una ragazza che potrebbe essere Julia stessa, tanto le somiglia, se solo quel ritratto non fosse stato scattato sessant'anni prima.
Milano, 1954. Vincent, promettente ingegnere tedesco, arriva da Monaco con il compito di testare una piccola automobile italiana che potrebbe risollevare le sorti della BMW. È così che conosce Giulietta, incaricata di fargli da interprete, e se ne innamora. Lei è una ragazza piena di vita e di sogni - ama disegnare e cucire vestiti - ma è frenata dalla sua famiglia, emigrata dalla Sicilia, e da una promessa che già la lega a un altro uomo. Si ritroverà a scegliere tra amore e dovere, libertà e tradizione, e quella scelta segnerà il destino di tutte le generazioni a venire…
Fino a Julia. Proprio a lei, oggi, viene chiesto da quel perfetto estraneo di ricucire uno strappo doloroso, di ricomporre una famiglia che non ha mai conosciuto. Ma che ha sempre desiderato avere. Se accetta, l'attende un viaggio alla ricerca della verità, un tuffo nel passato alla scoperta delle sue radici. L'attendono bugie e segreti che potrebbero ferirla: il prezzo da pagare per riavere un mondo di affetti che le è sempre mancato. L'attende la scoperta emozionante di un amore incancellabile a cui va resa giustizia e di una donna luminosa che, all'insaputa di Julia, vive da sempre dentro di lei e dentro i suoi sogni.

Milano, 2014. Julia, giovane e brillante stilista tedesca, sta per affrontare la sfilata che potrebbe finalmente coronare i suoi sogni. Ma, proprio mentre guarda al futuro, il…

Han transcurrido varios meses desde que Suances, un pequeño pueblo de la costa cántabra, fuese testigo de varios asesinatos que sacudieron a sus habitantes. Sin embargo, cuando ya todo parecía haber vuelto a la normalidad, aparece el cadáver de una joven en La Mota de Trespalacios, un recóndito lugar donde se encuentran las ruinas de una inusual construcción medieval. Lo más sorprendente del asunto no es que la joven vaya ataviada como una exquisita princesa del medievo, sino el objeto que porta entre sus manos y el extraordinario resultado forense de la autopsia.

Cuando hasta los más escépticos comienzan a plantearse un imposible viaje en el tiempo, comienzan a ocurrir más asesinatos en la zona que parecen estar indisolublemente unidos a la muerte de la misteriosa dama medieval.

Mientras Valentina Redondo y su equipo investigan los hechos a contrarreloj, Oliver Gordon, ayudado por su viejo amigo de la infancia, el músico Michael Blake, buscará sin descanso el paradero de su hermano Guillermo, desaparecido desde hace ya dos años, y descubrirá que la verdad se dibuja con contornos punzantes e inesperados.

Han transcurrido varios meses desde que Suances, un pequeño pueblo de la costa cántabra, fuese testigo de varios asesinatos que sacudieron a sus habitantes. Sin embargo, cuando ya…

«Un diavolo, no.
Un cane piuttosto.
Il bastardino di casa Panicarli della cui esistenza nessuno aveva avvisato il carabiniere Virgola.
Sbucato da chissà dove, e abbaiando come se avesse ereditato i toni di tutte le razze che s’erano incrociate prima di arrivare a lui, in un battibaleno gli aveva addentato la gamba sinistra del pantalone, strappandola con una ferocia ringhiante e poi sputandola per riprendere ad abbaiare come un ossesso, e aggirandolo per attaccarsi alla gamba destra.»


La quiete della notte tra il 16 e il 17 luglio 1937 viene turbata a Bellano da un grido di donna. Trattasi di Emerita Diachini in Panicarli, che urla «Al ladro! Al ladro!» perché ha visto un’ombra sospetta muoversi tra i muri di via Manzoni. E in effetti un balordo viene poi rocambolescamente acciuffato dalla guardia notturna Romeo Giudici. È Serafino Caiazzi, noto alle cronache del paese per altri piccoli reati finiti in niente soprattutto per le sue incapacità criminali. Chiaro che il ladro è lui, chi altri? Ma al maresciallo Maccadò servono prove, mica bastano le voci di contrada e la fama scalcinata del presunto reo. Ergo, scattano le indagini. Prima cosa, interrogare l’Emerita. Già, una parola, perché la donna spesso non risponde al suono del campanello di casa, mentre invece è molto attivo il suo cane, un bastardino ringhioso e aggressivo che si attacca ai polpacci di qualunque estraneo. E il Maccadò, dei cani, ha una fifa barbina.
A cantare fu il cane ci offre una delle storie più riuscite di Andrea Vitali. I misteri e le tresche di paese, gli affanni dei carabinieri e le voci che si diffondono incontrollate e senza posa, come le onde del lago, inebriate e golose di ogni curiosità, come quella della principessa eritrea Omosupe, illusionista ed escapologa, principale attrazione del circo Astra per le sue performance, ma soprattutto per il suo ombelico scandalosamente messo in mostra. E per la quale, così si dice, ha perso la testa un giovanotto scomparso da casa…

«Un diavolo, no.
Un cane piuttosto.
Il bastardino di casa Panicarli della cui esistenza nessuno aveva avvisato il carabiniere Virgola.
Sbucato da chissà dove, e abbaiando come…

L’infanzia, più che un tempo, è uno spazio. E infatti dall’infanzia si esce e, quando si è fortunati, ci si torna. Così avviene al protagonista di questo libro: un bimbo che a quattro anni perde l’uso del linguaggio, da un giorno all’altro, alla nascita della sorella. Da quel momento il suo destino cambia, le parole si fanno nemiche, anche se poi, con il passare degli anni, diventeranno i mattoni con cui costruirà la propria identità. Breve storia del mio silenzio è il romanzo di un’infanzia vissuta tra giocattoli e macchine da scrivere, di una giovinezza scandita da fughe e ritorni nel luogo dove si è nati, sempre all’insegna di quel controverso rapporto tra rifiuto e desiderio di dire che accompagna la vita del protagonista. Natalia Ginzburg confessava di essersi spesso riproposta di scrivere un libro che racchiudesse il suo passato, e di Lessico famigliare diceva: «Questo è, in parte, quel libro: ma solo in parte, perché la memoria è labile, e perché i libri tratti dalla realtà non sono spesso che esili barlumi di quanto abbiamo visto e udito.» Così Giuseppe Lupo – proseguendo, dopo Gli anni del nostro incanto, nell’“invenzione del vero” della propria storia intrecciata a quella del boom economico e culturale italiano – racconta, sempre ironico e sempre affettuoso, dei genitori maestri elementari e di un paese aperto a poeti e artisti, di una Basilicata che da rurale si trasforma in borghese, di una Milano fatta di luci e di libri, di un’Italia che si allontana dagli anni Sessanta e si avvia verso l’epilogo di un Novecento dominato dalla confusione mediatica. E soprattutto racconta, con amore ed esattezza, come un trauma infantile possa trasformarsi in vocazione e quanto le parole siano state la sua casa, anche quando non c’erano.

L’infanzia, più che un tempo, è uno spazio. E infatti dall’infanzia si esce e, quando si è fortunati, ci si torna. Così avviene al protagonista di questo libro: un bimbo che a…

Inverno 2012. Uno scrittore cammina tra le rovine di quella che, negli anni Trenta, è stata una delle più belle ville d'Europa, cuore di infinite serate mondane dell'aristocrazia: il Carinhall, la maestosa costruzione fatta erigere da Hermann Göring in memoria della sua prima moglie, la baronessa Carin von Fock. Hermann e Carin si erano conosciuti durante una tempestosa notte svedese del 1920. La neve che avvolgeva Stoccolma in un manto bianco impediva a Hermann di librarsi in volo. La famiglia von Fock era stata felice di offrire alloggio e ospitalità al giovane aviatore, l'erede del Barone Rosso. Uno sguardo, e tra la principessa delle nevi e l'acrobata dei cieli sbocciò l'amore. Poco importava che Carin fosse sposata, che fosse già madre. Hermann la portò via con sé, sfidando sul suo biplano la tormenta e lo scandalo. Arrivarono in Germania, Carin ottenne il divorzio e poterono sposarsi. Erano innamorati e splendidi come dèi della mitologia scandinava, il loro amore divenne "il romanzo del popolo". Fino all'incontro che avrebbe cambiato la loro vita: Hitler, al cui fianco tentare il colpo di Stato. Ma il Putsch di Monaco fallì e Hermann fu bandito dai patri confini. Cominciò così il loro esilio europeo, che li tenne lontani dalla Germania fino al 1927. Carin, già malata, si aggravò. Si spense nell'ottobre del 1931, quattro giorni prima del suo quarantunesimo compleanno. Hermann, grasso e morfinomane, l'ombra del giovane che l'aveva fatta innamorare, non era con lei, impegnato a Berlino per arrivare ai vertici del potere. Quella fu l'unica volta in cui non le fu accanto. E se ne pentì per il resto dei suoi giorni. Il corpo di Carin non trovò pace: cinque volte le sue spoglie furono sepolte, con una cerimonia solenne sotto le insegne della svastica, o di nascosto, dopo la guerra, per sfuggire alle mani dei vincitori russi o americani. Fino al ritorno in Svezia, per l'ultima sepoltura. Con una scrittura lirica e appassionata, Pietrangelo Buttafuoco ricostruisce la grande storia di amore e morte di due demoni. Due amanti che dalla sorte sembravano aver ricevuto tutto e tutto persero. Forse fu proprio questa facilità alla vita che li rese ciechi, incapaci di comprendere i tumulti della loro epoca, fino a che la luce che emanavano si spense per consegnare alla storia il ritratto impietoso dell'incoscienza del male

Inverno 2012. Uno scrittore cammina tra le rovine di quella che, negli anni Trenta, è stata una delle più belle ville d'Europa, cuore di infinite serate mondane dell'aristocrazia:…

Avec la souveraineté et la liberté qui caractérisent toute son œuvre, Fellini parle de sa manière de faire des films. Une question se trouve au centre du discours : quelle est la source de sa créativité ? Contrairement à ce que l'on pourrait croire, les films de Fellini ne sont pas construits à partir de souvenirs, d'anecdotes. Il a, comme il l'explique, inventé ses "souvenirs", en disposant d'une mémoire plus vaste, plus universelle, faisant partie de sa propre mémoire mais aussi de celle du monde entier. L'art pour Fellini est une tentative de créer de l'ordre à partir du désordre. Un ordre illusoire peut-être, mais un ordre néanmoins. Il est une phrase de Delacroix que Fellini ferait aisément sienne : "Les choses qui sont les plus réelles pour moi sont les illusions que je crée par ma peinture. Tout le reste n'est que du sable mouvant".

Avec la souveraineté et la liberté qui caractérisent toute son œuvre, Fellini parle de sa manière de faire des films. Une question se trouve au centre du discours : quelle est la…

Vater und Sohn. Gemeinsam führen sie einen Überlebenskampf am Rand der Gesellschaft. Immer wieder ziehen sie um, ein Leben wie auf der Flucht. Und doch fehlt es dem Jungen an wenig. Der Vater lehrt ihn nicht nur lesen, schreiben und rechnen, sondern erklärt ihm auch das Leben. Die beiden sind ein eingespieltes Team. Sie vertrauen und lieben einander bedingungslos. Doch das scheinbar sorglose Dasein wird von einem folgenschweren Ereignis überschattet.

Vater und Sohn. Gemeinsam führen sie einen Überlebenskampf am Rand der Gesellschaft. Immer wieder ziehen sie um, ein Leben wie auf der Flucht. Und doch fehlt es dem Jungen an…

In 1940, the German sons and daughters of great Nazi dignitaries Himmler, Göring, Hess, Frank, Bormann, Höss, Speer, and Mengele were children of privilege at four, five, or ten years old, surrounded by affectionate, all-powerful parents. Although innocent and unaware of what was happening at the time, they eventually discovered the extent of their father's occupations: These men—their fathers who were capable of loving their children and receiving love in return—were leaders of the Third Reich, and would later be convicted as monstrous war criminals. For these children, the German defeat was an earth-shattering source of family rupture, the end of opulence, and the jarring discovery of Hitler's atrocities.

How did the offspring of these leaders deal with the aftermath of the war and the skeletons that would haunt them forever? Some chose to disown their past. Others did not. Some condemned their fathers; others worshiped them unconditionally to the end. In this enlightening book, which has been translated into eleven languages, Tania Crasnianski examines the responsibility of eight descendants of Nazi notables, caught somewhere between stigmatization, worship, and amnesia. By tracing the unique experiences of these children, she probes at the relationship between them and their fathers and examines the idea of how responsibility for the fault is continually borne by the descendants.

In 1940, the German sons and daughters of great Nazi dignitaries Himmler, Göring, Hess, Frank, Bormann, Höss, Speer, and Mengele were children of privilege at four, five, or ten…

Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione… E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno – sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo… In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.Intrecciando il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia – Stefania Auci dipana una saga familiare d’incredibile forza, così viva e pulsante da sembrare contemporanea.

Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più…

Nürnberg 1945: Die Nazi-Elite muss sich für ihre Verbrechen verantworten. Das ist etwas unvergleichlich Kühnes in der Geschichte der Menschheit: am Ende eines Krieges kein Blutvergießen, kein Friedensvertrag – stattdessen ein Prozess. Zum ersten Mal in der Geschichte werden verantwortliche Politiker und Militärs vor Gericht gestellt. Niemand im hell gleißenden Saal 600 des Justizpalastes hätte sich vorstellen können, welche Wucht die Ideen von Nürnberg bekommen sollten. Das Verfahren der Alliierten gegen die „Hauptkriegsverbrecher“ (darunter Reichsmarschall Hermann Göring, Außenminister Joachim von Ribbentrop, Hitler-Sekretär Martin Bormann) endete mit 12 Todesurteilen und langjährigen Haftstrafen. Thomas Darnstädt, promovierter Jurist und langjähriger Autor des Magazins Spiegel, zeigt, wie diese 218 Verhandlungstage die Welt für immer veränderten, wie dieser spektakuläre Prozess zur Geburt des modernen Völkerrechts führte.

Nürnberg 1945: Die Nazi-Elite muss sich für ihre Verbrechen verantworten. Das ist etwas unvergleichlich Kühnes in der Geschichte der Menschheit: am Ende eines Krieges kein…

Elena Ferrante hat sich mit dem Erscheinen ihres Debütromans im Jahr 1992 für die Anonymität entschieden. Ihre vierbändige Neapolitanische Saga – bestehend aus Meine geniale Freundin, Die Geschichte eines neuen Namens, Die Geschichte der getrennten Wege und Die Geschichte des verlorenen Kindes – ist ein weltweiter Bestseller. Ab 2018 erscheinen im Suhrkamp Verlag auch Ferrantes jüngster Band Frantumaglia sowie ihre früheren Romane Lästige Liebe, Tage des Verlassenwerdens und Frau im Dunkeln in neuer Übersetzung.

Elena Ferrante hat sich mit dem Erscheinen ihres Debütromans im Jahr 1992 für die Anonymität entschieden. Ihre vierbändige Neapolitanische Saga – bestehend aus Meine geniale…

Anticipating the defeat of the Third Reich, Reichsleiter Martin Bormann set up 750 corporations in neutral countries, primed as vehicles to receive the liquid wealth of Germany in addition to patents and other proprietary industrial information. An organizational genius and the real power behind Hitler, Bormann, known as the "Brown Eminence", successfully fled Europe for South America and administered a "Reich in Exile" in the years following the war. With remnants of the SS as an enforcement arm, former Gestapo chief General Heinrich Mueller as security director, the 750 corporations as a base of economic power and the willing silence and cooperation of the Western Allies, Bormann guided his organization to a position of consummate power. One banker quoted by Manning termed the Bormann Organization, the "world's most important accumulation of money power under one control in history". Controlling Germany's major corporations, the Federal Republic itself and much of Latin America, the Bormann Organization also maintained a formidable circle of influence in the United States. Paul Manning has written the definitive text on the Bormann Organization.
Manning worked with CBS radio during World War II in London as a member of the elite Edward R. Murrow/Walter Cronkite team. As part of his coverage duties, he was the only member actually allowed to fly on U.S. Air Force missions as a fully functional crew member. Having qualified as a gunner, his flights included B-17 missions with the 8th Air Force over Germany and several B-29 missions to Japan. On behalf of CBS, he broadcasted the surrenders of Japan and Germany. In 1948, along with fifteen other distinguished war correspondents, he was awarded a medal for his reporting of the unconditional surrender of the Germans at Rheims. After the war Manning continued his journalistic profession and also served as a speechwriter for Nelson Rockefeller.

Anticipating the defeat of the Third Reich, Reichsleiter Martin Bormann set up 750 corporations in neutral countries, primed as vehicles to receive the liquid wealth of Germany in…

On 16 October 1946 Joachim von Ribbentrop, Hitler's wartime Foreign Minister, was executed at Nuremberg, convicted on four counts including deliberately planning a war of aggression and war crimes.

In this first English Language edition of his memoirs, Rudolf von Ribbentrop frankly describes his relationship with his father when he was the German Ambassador in London and during the war years. Von Ribbentrop was an often isolated figure among the Nazi elite. In his final report from London von Ribbentrop informed Hitler that he was convinced that Great Britain would fight for its position in the world. He went on to play a key role forging the short-lived pact with Stalin's Soviet Union.

Far from being uncritical, the author, now in his 90s, sets out to paint an objective picture of his father's role. His unique position throws fascinating light on the unfolding dramatic events leading up to, and then the execution of, the Second World war. While the author briefly describes his personal experiences including his war service with the SS, it is the insight this work provides into top level decision making at the heart of the Third Reich that will appeal most to both historians and laymen.

On 16 October 1946 Joachim von Ribbentrop, Hitler's wartime Foreign Minister, was executed at Nuremberg, convicted on four counts including deliberately planning a war of…

Die Vorwürfe gegen Ilse Koch schockierten nach Kriegsende die Weltöffentlichkeit: Die Ehefrau des Lagerkommandanten des Konzentrationslagers Buchenwald habe sich Lampenschirme aus der tätowierten Haut ermordeter Häftlinge herstellen lassen. Diese Geschichte, gepaart mit weiteren Beschuldigungen, erschuf das Bild einer sadistischen und monströsen Person. Ilse Koch war die Verkörperung der Verbrechen, die in den zahlreichen Konzentrationslagern in Europa begangen worden waren. Ziel dieser Biographie ist nicht die Erstellung eines Psychogramms, sondern die Rekonstruktion der Geschichte einer Frau, die eine außergewöhnliche Rolle in der Geschichte der Nachkriegszeit spielte. Als Symbol der NS-Verbrechen sollte von Seiten der Alliierten Rache an Ilse Koch genommen werden. In der jungen Bundesrepublik wiederum diente Ilse Koch als Beispiel des schrecklichen Nazis, der - anders als die meisten "braven" Deutschen - wirklich Schuld trug und auch vor Mord an den eigenen Mitbürgern nicht zurückschreckte.

Die Vorwürfe gegen Ilse Koch schockierten nach Kriegsende die Weltöffentlichkeit: Die Ehefrau des Lagerkommandanten des Konzentrationslagers Buchenwald habe sich Lampenschirme aus…

The East German Ministry for State Security stood for Stalinist oppression and all-encompassing surveillance. The “shield and sword of the party,” it secured the rule of the Communist Party for more than forty years, and by the 1980s it had become the largest secret-police apparatus in the world, per capita. Jens Gieseke tells the story of the Stasi, a feared secret-police force and a highly professional intelligence service. He inquires into the mechanisms of dictatorship and the day-to-day effects of surveillance and suspicion. Masterful and thorough at once, he takes the reader through this dark chapter of German postwar history, supplying key information on perpetrators, informers, and victims. In an assessment of post-communist memory politics, he critically discusses the consequences of opening the files and the outcomes of the Stasi debate in reunified Germany. A major guide for research on communist secret-police forces, this book is considered the standard reference work on the Stasi and has already been translated into a number of Eastern European languages.

The East German Ministry for State Security stood for Stalinist oppression and all-encompassing surveillance. The “shield and sword of the party,” it secured the rule of the…

Hitler, the cruelest dictator in history, hides great mysteries about his life.
His family life was unstable, his personality too. You will discover completely weird habits (from blood-sucking treatments to your love life), curiosities about how him was on the political stage and your ideologies.
This is a book for you that has a great curiosity about the life of Hitler and learn more in a relaxed way.

Hitler, the cruelest dictator in history, hides great mysteries about his life.
His family life was unstable, his personality too. You will discover completely weird habits (from…